Lun 21 Feb 2022

Vivaldi, il Maestro delle quattro stagioni

Dalle 15:00 alle 17:00
Luogo: Palazzo Grimani
Indirizzo: Ramo Grimani, San Marco 4858 - Venezia, Venezia 30124 Italia (Indicazioni stradali)

La musica di Vivaldi racchiude in sé tre degli ingredienti fondamentali dello stile italiano: fantasia, emozione e temperamento. Per questo il compositore veneziano è oggi conosciuto in tutto il mondo; la sua musica è suonata ovunque, dagli ascensori ai palcoscenici dell’opera, tanto adattata ai concerti techno e rock, quanto eseguita da ensemble di puristi. Vivaldi è acclamato ovunque come la “popstar” della musica classica, eppure l’uomo celato dietro gli spartiti è ancora un enigma. Si sa ben poco della sua vita, ma negli ultimi anni sono emersi sempre più documenti che fanno luce sulla sua storia personale.

Per la prima volta un documentario, trasmesso dalla televisione tedesca e francese in prima serata con milioni di telespettatori, ha analizzato la vita del misterioso “prete rosso”. Il film mostra come riuscì a farsi strada dai teatri veneziani fino alla ricca aristocrazia europea, suonando per il Papa e l’Imperatore, descrivendo la sua rapida ascesa e la sua brusca caduta che terminò a Vienna. Venezia, protagonista del documentario come musa del grande musicista è lo sfondo del viaggio nel tempo dell’opulento barocco europeo, uno sguardo alla personalità geniale. Una storia di spartiti e intrighi della prima “Rockstar” nella storia della musica.

Evento su prenotazione obbligatoria, fino ad esaurimento posti.

Prima proiezione ore 15, seconda proiezione ore 17:00. Dopo ciascuna proiezione sarà possibile visitare le collezioni di Palazzo Grimani

Tariffa intera euro 12, ridotta 18-25 anni euro 2 e gratuità di legge.

Accesso con Super Green Pass, mascherina FFP obbligatoria durante la proiezione e la visita al palazzo.

Per salvaguardare lo spirito dell’antica tradizione del Carnevale di Venezia è consigliato l’uso di un costume o accessorio che richiami questo piacevole periodo dell’anno.

 

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Eike Schmitz – regista: fondatore della Atlantis-film è un documentarista che da oltre trenta anni produce e dirige documentari distribuiti sulla rete nazionale tedesca e diverse reti nazionali europee. Dai più potenti regnanti di ogni tempo agli imbroglioni più celebri, passando per architetti, musicisti ed esploratori, non c’è storia cha valga la pena di essere raccontata che Eike non abbia approfondito e trasformato in un viaggio nel tempo e nei luoghi dove realmente le vicende sono accadute. La natura e la storia sono la sua nota distintiva, la perfezione e la cultura il suo tratto caratteristico.

Sokol Prekalori – Vivaldi: Diplomato con massimo dei voti nell 1995 al conservatorio di Cuneo, a 25 anni primo violino del l’Orchestra de Municipalidad di Buenos Aires, vive a Venezia dove svolge attività come solista e in formazioni cameristiche, si collabora con l’orchestra del Gran Teatro alla Fenice, Giuseppe Verdi di Trieste e Arena di Verona.

Raffaele Dessì – Consulete scientifico: grazie alla sua preparazione che spazia dalla musica all’arte, dalla filosofia alla scienza, mosso da una curiosità senza confini e una cultura in continua formazione, da anni offre consulenza per la produzione di eventi culturali, rilettura attenta di sceneggiature di documentari, preparazione di set cinematografici. Giunto alla sua terza esperienza con Atlantis film, che va ad aggiungersi a quelle con National Geographic, Arté Francia, Rai Storia, Canale 5, adesso è impegnato nella stesura di un testo sull’evoluzione dell’architettura veneziana nei suoi saloni di rappresentanza.

Francesco Briggi – costumista: Il 26 novembre 1994 Francesco inizia l’avventura nel mondo dei costumi aprendo L’Atelier Pietro Longhi. Oltre venticinque anni anni di soddisfazioni, paure e condivisioni con le migliaia di clienti ed amici che da tutto il mondo lo incoraggiano a proseguire in questa splendida avventura esportando le creazioni di Francesco nei palcoscenici dei teatri nazionali, palazzi e collezioni pubbliche e private. Anni di studio e maturazione continua, durante i quali l’innato gusto si è affiancato a tecniche sartoriali sempre più sopraffine e alla riscoperta di un taglio dimenticato da secoli recuperato non solo con pazienza, ma anche con l’innata capacità di adattare la storia al corpo di oggi. Alla ricerca sul taglio si affianca quella sui materiali, che sono solitamente di produzione italiana e spesso artigianali e preziosi, unendo quindi lo studio sartoriale alla salvaguardia delle specificità territoriali che Francesco deve ricreare.

Palazzo Grimani si conferma luogo di dialogo tra diverse forme d’arte e in particolare per l’incontro con la musica antica veneziana e i suoi protagonisti. Mecenati musicali e costruttori di teatri, i Grimani furono tra i protagonisti del panorama veneziano anche nel Settecento, con le figure di Giovanni Carlo e del figlio Michele. Il palazzo era solito ospitare rappresentazioni e spettacoli e dunque tra le sue sale risuonavano anche allora le melodie di celebri compositori.

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