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Tradizione, storia e magnificenza sono state protagoniste questo pomeriggio in Piazza san Marco. Venezia porta d’Oriente ha accolto sul palco del Carnevale di Venezia 2023 una sfilata di abiti tradizionali cinesi e le maschere tipiche coreane del Talchun. Due appuntamenti inseriti nel ricco calendario di “Take Your Time For The Original Signs” per rinsaldare un rapporto che risale ai tempi del viaggiatore veneziano Marco Polo, che nel XIII secolo raggiunse la Cina lungo la Via della Seta.

Con una suggestiva sfilata sono stati presentati quindici abiti tradizionali cinesi, realizzati con la seta di Suzhou – Hanfu, svelando al mondo l’estetica dell’abbigliamento cinese e la tecnologia di tessitura con cui sono stati realizzati. All’appuntamento hanno preso parte l’assessore all’Ambiente Massimiliano De Martin e Laura Fincato cittadina onoraria di Suzhou.

Suzhou, la “Venezia d’Oriente” come la descrisse Marco Polo, che si ritrovò a governarla durante la sua permanenza all’estero, è una città cinese famosa in tutto il mondo per la qualità della sua seta e la particolare tecnologia di tessitura. Ma è anche legata a doppio filo a Venezia sin dal 1980 attraverso un gemellaggio ufficiale, e da anni vengono portate avanti relazioni e iniziative di reciproco scambio storico e culturale.
“La città gemellata di Suzhou è arrivata a Venezia con i propri costumi tradizionali, scoprendo il clima di festa e di allegria tipico del nostro Carnevale – ha detto De Martin – I tredicimila chilometri di distanza che separano le nostre città non si sentono, la nostra cultura e le nostre tradizioni non sono mai state così vicine come oggi. Aver sfilato in Piazza San Marco, davanti ai nostri cittadini e ai tanti visitatori, è stata l’opportunità di rappresentare la loro grande capacità artigianale, come quella della lavorazione della seta e soprattutto l’abilità di trasformare in oggetti fantastici i loro vestiti finemente lavorati ed eleganti. Penso che l’incontro tra questi abiti colorati e la vivacità del nostro Carnevale possa essere preludio all’apertura di un nuovo momento di incontro tra le nostre città, dopo il lungo periodo di Covid”.

L’evento, che verrà replicato martedì grasso, è proseguito in Campo Santa Sofia con esibizioni di strumenti musicali tradizionali cinesi, prove di vestiti tradizionali cinesi, dimostrazioni di calligrafia e quiz sulla cultura cinese e italiana.

E’ stata invece la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano ad accogliere sempre in piazza San Marco una delegazione dalla Città coreana di AnDong, che ha rappresentato la tradizionale maschera danzante del ‘Talchum’. Arte popolare che combina danza, musica e teatro, il Talchum è eseguito da personaggi che indossano maschere grottesche per dare vita a una commedia dark ricca di satira e umorismo, puntando sui valori di ‘pace” e di “riconciliazione.
“E’ bellissimo poter accogliere la delegazione coreana nella piazza più magica e affascinante che è il simbolo di Venezia in tutto il mondo – ha spiegato la presidente Damiano – E’ un’occasione importante che rappresenta una sorta di gemellaggio tra le nostre città in uno dei momenti piu vivi e vivaci come il Carnevale di Venezia, uno scambio culturale e la condivisione di arte e bellezza che caratterizzano la storia millenarie delle nostre comunità”.
Il Talchum è stato inserito nell’elenco dei Patrimoni Culturali Immateriali dell’Umanità UNESCO nel 2022.

A guidare la delegazione coreana sono stati il console generale della Repubblica di Corea a Milano Kang Hyung Shik e il viceconsole Kim Tae Woo, insieme al delegato consolare Attilio Pelliccio. Presenti inolre Lim Tae-seop presidente del Consiglio comunale di Cultura e Welfare Andong e Kim Soonjoong vicepresidente del comitato direttivo del consiglio comunale di Andong.

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