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La tradizione gastronomica delle frittelle affonda le sue radici nei secoli della Serenissima e resiste ancora oggi, per essere tramandata alle giovani generazioni di veneziani. Questo pomeriggio Palazzo Morosini, sede dell’Istituto alberghiero “Andrea Barbarigo”, ha ospitato la seconda edizione di “Fritole e fritoleri”, evento che ha ripercorso l’evoluzione dei dolci del Carnevale veneziano dal passato a oggi. All’iniziativa ha preso parte anche l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini, portando i saluti dell’Amministrazione comunale.

“Complimenti alla dirigente e ai docenti del Barbarigo per il grande attivismo nell’aprire la scuola alla città” le parole dell’assessore. “In questo istituto i nostri giovani imparano professioni delle quali c’è forte richiesta in questo periodo storico. Oggi gli studenti hanno imparato a lavorare in brigata. Preparare in poco tempo circa tremila frittelle non è banale, serve collaborare ed essere un gruppo coeso”.
“Ragazzi, ce l’avete fatta nonostante la pressione e le difficoltà. E’ una giornata di cui vi ricorderete anche in futuro, qualsiasi sarà la vostra occupazione” ha concluso Venturini, rivolgendosi agli studenti.

L’evento è stato aperto dall’esibizione di alcuni allievi del liceo musicale “Marco Polo” e della scuola media “Dante Alighieri”, per poi continuare con gli interventi della dirigente scolastica dell’Istituto “A. Barbarigo” Rachele Scandella, e di Fabio Busetto, storico culinario veneziano e ideatore de “Il Carnevale del Gusto”, format della testata VeneziaEventi, che arricchisce in questi giorni il palinsesto del Carnevale di Venezia 2023 “Take your time for the original signs”.

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