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I colori, l’entusiasmo, le atmosfere e le peculiarità dei “Carnevali della tradizione” hanno conquistato il Carnevale di Venezia, riscuotendo successo e apprezzamento. I gruppi individuati dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia hanno portato alla ribalta della kermesse veneziana maschere e riti antichissimi, strettamente legati all’identità dei territori; oltre 200 i figuranti, in rappresentanza di sei diverse regioni, che hanno animato il palco “Creatum Civitas Ludens” ispirato al circo e al mondo dei giochi, con coreografie originali del film La Strada di Fellini.

LE ESIBIZIONI. L’evento è stato aperto dall’emozionante esibizione, caratterizzata dal suono ritmico e cadenzato dei campanacci e dai riti propiziatori   dei “Mamuthones” e dei “Issohadores” della Pro Loco di  Mamoiada (Sardegna). A seguire l’eleganza delle tuniche danzanti vestite in raso rosso del “Domino di Lavello – “Il Paese che Balla” (Basilicata) nella rievocazione di una  festa  che  affonda  le  sue  radici  in  epoche  lontane.  Sul palco di piazza San Marco sono saliti anche i sei gruppi delle “Maschere del Carnevale” in rappresentanza di alcune delle tradizioni legate ai carnevali piemontesi. E’ stata poi la volta dei colori sgargianti e delle danze, comprese quelle acrobatiche, del gruppo de “Le meraviglie dell’arcobaleno di Piediripa” (Marche) che hanno fatto da netto contrasto ad un pomeriggio chiuso e piovoso. E’ poi stato il turno de “I Giardinieri di Salemi” (Sicilia) che hanno conquistato l’attenzione ed il sorriso dei presenti con la caratteristica scaletta estensibile, tramite la quale hanno donato dolci tipici siciliani al pubblico presente. Ha concluso l’esibizione la fantasia del “Il Carnevale Storico Persicetano” di San Giovanni in Persiceto (Emilia-Romagna).

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